Lettera del prof.di religione agli alunni per la S.Pasqua

S. PASQUA 2020

 

Carissimi ragazzi,

nell’imminenza della Pasqua,in questo momento assai particolare che ci fa toccare con mano il limite umano, avverto il bisogno di sentirmi particolarmente vicino a ciascuno di voi e alle vostre famiglie.

 

Siamo costretti a vivere un periodo di assenza dal nostro edificio scolastico,uno spazio educativo, un laboratorio/fucina di esperienze che ci ha dato la possibilità di condividere parte del nostro vissuto per costruire la vita e diventare adulti. Questa esperienza, tuttavia, può costituire un’opportunità: rimanendo nelle nostre case abbiamo la possibilità di credere in noi stessi, di mettere al centro delle nostre giornate lo studio, come valore di significato per la nostra vita e il nostro futuro.

 

In questo tempo così particolare solo la forza della comunione e della co-responsabilità civile ci rendono esseri umani vivi e operosi nelle nostre comunità.

 

Nonostante l’assenza fisica, vi assicuro che non siete stati dimenticati neanche per un istante, ma molto ‘pensati’e ‘accompagnati’ spiritualmente.

 

La Pasqua è esperienza di ‘passaggio’, è il segno dell’alba del ‘nuovo giorno’ dopo il ‘buio della notte’: un avvenimento che non appartiene al passato, ma è una Presenza viva che è già qui, ora, ogni giorno. È la risposta certa alle tante incertezze della vita, al punto che ogni fragilità non rappresenta un limite/ostacolo, ma una risorsa per crescere e andare avanti.

 

Questo è il tempo della ricerca: aspirare a ciò che ‘è vero’; fare nostro ciò che realmente ‘vale’, rispetto a ciò che apparentemente ‘brilla’. Sarebbe,dunque,doveroso da parte nostra lasciarsi ‘afferrare’, ‘illuminare’, ‘guidare’, ‘educare’ per fare ‘srotolare i massi’ che appesantiscono il cammino ed essere immessi verso orizzonti di vita, di luce e di speranza che portano a compimento i sogni e i progetti di ciascuno. Sono tutti aspetti che richiamano il compito educativo della scuola di oggi: precedere i passi di ogni alunno.

 

«Pace a voi». È l’esordio col quale il Risorto entra in relazione con gli apostoli, i quali hanno trovato la risposta alle loro attese: si sono lasciati educare da quel Maestro che era stato con loro, al punto che la loro vita si è ‘svegliata’ e proiettata verso un mondo nuovo.

 

È il messaggio pasquale che – congiuntamente alle colleghe di Religione – desidero consegnare a ciascuno: augurare a voi e alle vostre famiglie quella PACE vera che promana dalla Pasqua. Una pace duratura e apportatrice di buoni frutti per poter ri-cominciare,dopo questo periodo di prova, più forti e determinati di prima. Questo è l’auspicio sincero di sempre che ancora una volta desidero rinnovare.

 

Forza figghiozzi!!! Ci vedremo presto.

 

Prof. Giorgio Infantino

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